Risultati workshop Multipolis: accompagnamento sociale per donne in grave marginalità, (Torino 2007)
I post sui risultati dei workshop Multipolis stanno suscitando molto interesse, con un numero di visitatori dell'esperienza di Udine che sfiora i 3.000 visitatori nella versione in inglese, mentre sono oltre 300 i visitatori dei post in italiano. L'interesse dimostrato mi fa piacere, e mi spinge a condividere altre sessioni di lavoro.
In preparazione del post sulla sessione di lavoro svolta a Padova ad inizio marzo, rilancio i risultati del workshop del 2007 relativo all'accompagnamento sociale per donne in condizione di marginalità. Fu un workshop letteralmente e materialmente aperto, ospitato appositamente in uno spazio di transito della Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità Melting Box, organizzata dal Comune di Torino.
La scelta logistica di posizionare il tappeto di lavoro in uno spazio aperto ha consentito a chiunque passasse di fermarsi e saltare materialmente nello spazio condiviso della sessione di lavoro.
Durante le varie simulate, i partecipanti hanno focalizzato la propria attenzione sui ruoli istituzionali, specificamente su asserzioni e pregiudizi legati al ruolo di pubblico ufficiale nell'incontro con la donna in grave marginalità.
Nelle singole simulate, i partecipanti hanno sperimentato la rappresentazione di diversi aspetti del ruolo di pubblico ufficiale: nessuno tra i partecipanti ha reputato una soluzione valida l'accompagnare, l'inviare e l'avvicinare le donne in difficoltà ai servizi, motivando tale posizione con l'aver provato durante il role-play:
Nelle singole simulate, i partecipanti hanno sperimentato la rappresentazione di diversi aspetti del ruolo di pubblico ufficiale: nessuno tra i partecipanti ha reputato una soluzione valida l'accompagnare, l'inviare e l'avvicinare le donne in difficoltà ai servizi, motivando tale posizione con l'aver provato durante il role-play:
- un senso di inutilità e impotenza di fronte ai bisogni e alle richieste delle donne
- un senso di auto-svalutazione di fronte all'impossibilità e/o incapacità di cogliere e comprendere la complessità dei bisogni portati dalle donne in difficoltà
- un senso di incompetenza generale per la mancanza di informazioni sul funzionamento dei servizi di genere
Durante un'altra sessione di lavoro, il ruolo del pubblico ufficiale è stato esplicitamente richiamato nella situazione di un controllo documenti in un giardino pubblico. La condivisione al termine del gioco di ruolo ha evidenziato interessanti spunti di riflessione:
- il partecipante nel ruolo di pubblico ufficiale ha condiviso come i propri obiettivi di ruolo siano stati implitamente rappresentati secondo una modalità
espulsiva rispetto ai bisogni espressi dalla donna in difficoltà:
-
« … il mio unico obbiettivo (in qualità di pubblico ufficiale) era avere al più presto un giardino pulito, sicuro, e con nessun disturbo … »
- due partecipanti hanno giocato il ruolo delle donne in difficoltà hanno a loro volta chiaramente percepito tale modalità espulsiva vissuta ed esplicitata dal pubblico ufficiale, e hanno sviluppato due modalità relazionali e comunicative tra loro opposte:
-
partecipante 1: « … me ne vado in silenzio, cercando di essere invisibile …»
-
partecipante 2: « … vado in simmetria per difendere i miei diritti, non ho più null'altro da perdere, e al peggio passerò una notte al caldo in caserma …»
Un altro interessante aspetto è stato condiviso è relativo al fatto che, senza la competenza o la conoscenza di risorse specifiche di genere, l'indicazione del pubblico ufficiale per risolvere la situazione relazionale è stata di andare in ospidale. E' stato interessante per i partecipanti condividere come, in assenza di una preparazione specifica, la risposta a bisogni sociali specifici sia stata affrontata come problema di pubblica sicurezza in un primo momento, e come delega al sistema sanitario in seconda battuta.
- rendersi invisibili e scomparire, rinunciando così alla propria identità individuale
- andare in simmetria e rischiare l'arresto o il fermo, mettendo a rischio così la propria identità sociale
prossimamente: i risultati delle sessioni tenute a Padova sabato 7 marzo 2015
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