il "come"


"... ci sono persone che hanno la saggezza di guardare la neve che cade, di annusare l'odore del bosco che brucia ... " Andrei Makine
Ci sono convinzioni che ci seguono per tutta la vita. Una di queste è che i mezzi siano parte integrante della misura dei fini.
Il "come si fa", e il "come si fa a meno", in quanto due modalità del fare, costituiscono la parte strutturante degli obiettivi e del risultato. 
Il "come" del lavoro è strutturato su parti tra loro diverse, anche se reciproche e complementari: una parte è metodologia, una parte è visione, una parte attività, una parte risultato e una parte impatto.
La continua interazione con enti e organizzazioni italiane ed europee mi ha consentito di verificare alcuni fattori per me estremamente significativi, che mi consentono di scegliere con chi lavorare, definendone di volta in volta le condizioni.
Questa scelta rappresenta l'applicazione pragmatica del principio di solidarietà sociale: laddove lo ritenga necessario, i costi si abbassano fino al livello simbolico o, in alcuni casi, si annullano diventando interventi pro-bono.
In questo modo, le collaborazioni con enti pubblici e privati e le consulenze a costo di mercato sono affiancate da interventi a costi ribassati e/o simbolici, solitamente per le fasce deboli della popolazione e per alcune associazioni. A questi si aggiungono gli interventi pro-bono, solitamente rivolti alle fasce vulnerabili e chi vi lavora.
Questa modalità rappresenta la semplice applicazione del principio di solidarietà, altrimenti tradotto e, a volte, usurpato, dal concetto di Responsabilità Sociale d'Impresa; è il mio personale contributo volto a garantire una risposta efficace e puntuale nelle realtà che ne sarebbero escluse per la dimensione economica, siano esse singole persone o organizzazioni del terzo settore.

Perchè il mezzo è una parte sostanziale nel definire la significazione legata al raggiungimento dei fini.

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