cura della cura

Alcune parole sono magiche. Cura ci sembra una di queste. Cura è termine antico, dal significato profondo, che deriva dalla parola latina Cura(m), i cui significati originari sono pensiero, sollecitudine, ma anche ansia e mancanza di respiro. 
L'intero discorso della cura è già condensato in un'etimologia.
La cura è un mestiere, con le sue regole, i suoi limiti, le sue difficoltà e soddisfazioni.
La cura può essere un'arte: metodi e tecniche che incontrando la creatività possono confluire nella creazione di opere d'arte.
La cura può essere svolta da persone con ruoli e ranghi molto diversi tra loro, in un continuo che va dai professionisti (psicologi, educatori...) ai genitori.
A prescindere dalle diversità di ruolo e dai differenti ranghi che la cultura vi ricama intorno, la cura implica sempre un suo discorso. 
Ogni discorso implica una sua struttura significante, fatta di soggetto, verbo, oggetto, complemento.
Chiunque abbia sperimentato la cura nelle sue diverse forme, aspetti e posizioni, sa che l'unico soggetto della cura è chi la richiede, chi ne fa uso. Il soggetto come oggetto unico della cura. 
Ci piace situare il nostro discorso all'interno di questa grammatica, e ci piace pensare di prestare le nostre competenze professionali a persone, che noi consideriamo sempre individui che possono scegliere di sperimentarsi come soggetti della cura, molto prima che viversi come pazienti, clienti o utenti. 
Vedere sempre il soggetto della cura, nel nostro lavoro, significa un'attenzione libera, non giudicante, profonda e rispettosa della dignità profonda della persona, che è, e rimane, l'unica in grado di poter agire un cambiamento strutturale nella propria storia individuale. 
Per questo abbiamo deciso di aprire una nuova fase generativa del nostro prenderci cura, unendo, condividendo e mettendo a disposizione le nostre competenze per offrire un prenderci cura e passare la cura a chi vi partecipa, lavorando a vario titolo nella cura. 
Abbiamo creato un gruppo di psicologi e psicoterapeuti, colleghi e professionisti della cura, e dei suoi discorsi. Orientamenti differenti che si incontrano, si meticciano e offrono un insieme di pratiche, tecniche e metodologie di lavoro che ci consentono di declinare un intervento flessibile e modulato sulle esigenze, sui bisogni e sulle domande che accompagnano il singolo gruppo come l'organizzazione, o le organizzazioni, nel delicato percorso di cura. Abbiamo pensato un processo di lavoro di gruppo che faccia incontrare i discorsi, partendo dai nostri per incontrare quelli dei partecipanti, alternando i momenti di supervisione clinica in gruppi piccoli per numerosità a sessioni esperienziali in large group che vedono coinvolti tutti gli operatori impegnati.
I momenti seminariali ed esperienziali possono utilizzare il gioco di ruolo Multipolis, creato e utilizzato da anni appositamente per condividere il mondo della relazione di cura.
L'obiettivo è di facilitare la creazione di un sentire e di un agire condiviso tra le diverse équipe operative interessate al processo di lavoro, che possono essere parte di una singola organizzazione, sia afferire a diversi enti che si sono raggruppati nella gestione di servizi complessi. La modularità del lavoro proposto consente infatti di facilitare una ripresa di circolarità sia all'interno dei diversi livelli organizzativi e gestionali di un singolo ente, sia di accompagnare la creazione di un gruppo complesso e numeroso che si pone operativamente in modalità trasversale rispetto a diversi enti e alle diverse figure professionali a partire dalle domande di cura delle persone a cui si rivolge l'intervento.
Trattandosi di gruppi a composizione differenziata per quanto riguardo le figure professionali interessate, le appartenenze organizzative e la numerosità dei partecipanti, il processo di "Cura della cura" può comprendere:
  • incontri di supervisione a cadenza mensile a conduzione singola o in co-conduzione a secondo della numerosità dei partecipanti
  • incontri collettivi seminariali secondo la metodologia e la tecnica di lavoro in large-group per facilitare la co-costruzione di un quadro condiviso di intervento tra tutti i partecipanti
  • strutturazione di un gruppo di supervisori esperti, con incontri interni di confronto e condivisione del lavoro a cadenza periodica
Gli strumenti utilizzati sono quelli classici del lavoro clinico e della condivisione di gruppo, del brain-storming e del pensiero laterale, della costruzione di un quadro anamnestico, della discussione collettiva, dello psicodramma e del gruppo di parola, dell'analisi clinica e socio-pedagogica dei casi problematici, e saranno sostenuti dalle specifiche competenze delle quali il gruppo di supervisori è portatore.
La dimensione del lavoro in gruppo  condivide poche ma definite regole: nessun interesse per i giudizi di valore e su cosa possa essere giusto o sbagliato fare; una garanzia di partecipazione e una periodicità negli incontri; l'impegno a riportare durante gli incontri le eventuali dinamiche tra i componenti vissute all'esterno del gruppo stesso. 
L'approccio utilizzato è legato alle competenze ed esperienze specifiche di cui siamo portatori, e si inserisce in all'interno della metodologia del lavoro in gruppo libero e della condivisione tra pari, che riconosce ai partecipanti la piena responsabilità e libertà nei contenuti e nelle forme della condivisione, con l'accortezza di dedicare uno spazio a tutti.
Siamo a disposizione per abitare uno spazio di condivisione di una pluralità nei punti di vista, spunti e suggestioni teoriche, metodologiche e significanti a partire dalla struttura costitutiva dei singoli gruppi.

Prima con singolarmente, e dal 2019 con LABC, abbiamo sviluppato e sviluppiamo un’offerta di supervisione clinica che muove da un assunto etico e metodologico sostanziale: 

il gruppo, ogni gruppo, è sovrano del proprio percorso e portatore di un proprio discorso, rispetto al quale il supervisore può porsi come facilitatore in un percorso di esplorazione, riscoperta e apertura in cui il gruppo, ogni gruppo, è soggetto primo, portatore di una propria irripetibile unicità. 

Il supervisore non come conduttore o conducente, ma come particella che si presta ad abitare il linguaggio del gruppo per accompagnarlo in un percorso di esplorazione e riscoperta collettiva e condivisa. 

I servizi e le équipe con cui è stata attivata la nostra proposta di supervisione clinica sono: 

  • équipe Centro “Non sei sola” Punto di ascolto antiviolenza, Consorzio Cissabo Biella
  • équipe integrata del Centro Diurno per minori disabili del Comune di Mondovì (Cuneo)
  • équipe integrata dei servizi di educativa domiciliare per minori e adulti disabili, Biella
  • équipe Area Inclusione Sociale del Comune di Rovereto
  • équipe didattica ed operativa dell'asilo Allende del Comune di Grugliasco (To)
  • équipe integrata delle comunità residenziali per minori “Stella Polaris” & “Alfa apodis”, Vinovo e Torino
  • équipe integrata della comunità residenziale per disabilità fisica e mentale “VenchiUnica”, Torino
  • équipe integrata del servizio di educativa territoriale per minori “Patatrak”, Chivasso (Torino)
  • équipe integrata del servizio di educativa territoriale per minori e disabili del Comune di Mondovì (Cuneo)
  • équipe integrata di educativa territoriale per minori a rischio e disabili del Comune di Ceva (Cuneo)
  • équipe integrata di contrasto alle dipendenze CAN GO (Torino)
  • nove équipe territoriali suddivise in cinque équipe di bacino e tutti gli operatori in modalità large group del progetto SAI Provincia di Cuneo, consorzio CIS
  • dieci équipe regionali dei servizi CAS e SAI per richiedenti asilo, rifugiati e vittime di tratta, Caritas Friuli
  • tutte le équipe regionali dei servizi per la grave marginalità, Ass. Betania Friuli
  • équipe integrata della comunità residenziale per minori “Hobbes Pianfei”, Cuneo
  • équipe integrata progetto sostegno al reddito e all'inclusione socio-lavorativa REI, Orbassano (TO)
  • tutte le sette équipe dei servizi sanitari, socio-educativi e riabilitativi rivolti alla disabilità e all’autismo, Biella
  • équipe integrata del Gruppo Appartamento per disabilità fisica e mentale “VenchiUnica”, Torino
  • équipe del Gruppo Appartamento Gruppo 78 di Rovereto
  • équipe del Centro di Salute Mentale di Rovereto
  • équipe integrata progetto accoglienza vittime di tratta, Caritas Udine
  • équipe educativa integrata del SSER di corso Racconigi, Torino
  • équipe educativa integrata del SSER di via Pesaro, Torino
  • équipe educative dei servizi di accoglienza, Ass. san Vincenzo de Paoli, Brescia

Alcuni di questi interventi si sono chiusi, altri sono tutt'ora aperti, altri stanno per aprirsi. Siamo pronti ad incontrare nuovi linguaggi, e quindi siamo disponibili a sperimentare insieme nuovi discorsi di cura, contaminando e contaminandoci, scambiandoci e condividendo percorsi di gruppo, che potranno essere condotti o co-condotti da: 
  • Paolo Brusa, psicologo, formatore, supervisore: attivo in ambito socio-educativo dal 1994, laureato in Psicologia Clinica e di Comunità nel 1997, dal 2003 lavora come libero professionista collaborando con varie organizzazioni in Italia e all'estero. Oltre al supporto psicologico alla persona, alla coppia e alle vittime di violenza, svolge attività di formatore, consulente metodologico e supervisore clinico in qualità di esperto del settore psicologico e relazionale assistenziale in Piemonte, Liguria, Veneto, Trentino, AltoAdige e Friuli in decine di servizi rivolti ad adulti in condizione di grave marginalità, vittime di violenza, rifugiati e richiedenti asilo, minori, persone con disabilità fisica e mentale, minoranze etniche. Socio Fondatore e Amministratore Unico di LABC srl. Dal 2000 lavora come consulente, project manager e coordinatore di progetti finanziati dalla Commissione Europea, di cui è consulente esterno per il programma Horizon 2020 e per l'Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (CHAFEA). Dal 2023, docente di Psicologia dello Sport e della Performance nel primo corso di laurea triennale in Artista di circo contemporaneo presso Fondazione Cirko Vertigo. 

  • Alessia Farinella, pedagogista, formatrice e supervisore educativo: attiva in ambito socio-educativo dal 1998, laurea in Scienze dell'Educazione nel 2002, Dottorato di Ricerca in Scienze Umane nel 2010. Dal 1998 opera come educatrice in servizi rivolti alle famiglie e ai bambini che vivono situazioni di perturbazione economica. Oltre al sostegno alla genitorialità per le famiglie con figli con disabilità, lavora come formatrice esperta in cura educativa familiare, progettazione educativa, e come supervisore educativo nei servizi di  cura e formazione per adulti e minori. Dal 2010 è professore a contratto in Pedagogia Speciale presso l'Università degli Studi di Torino. Dal 2000 è consulente, formatrice e project manager di progetti finanziati da fondazioni e organizzazioni private o pubbliche attive in ambito socio-educativo. Dal 2019 lavora come libera professionista collaborando con varie organizzazioni in Italia. Collabora con LABC sin dalla sua costituzione. 

  • Daniela Parafioriti, psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica: dal 1998 lavora in e con gruppi, in diversi servizi in Piemonte e Lombardia. Per molti anni ha lavorato nel campo della psichiatria e dei servizi per le persone in situazione di esclusione sociale, prima come educatrice e coordinatrice, responsabile dei servizi, ora anche come psicologa e formatrice. Dal 2014 si occupa di inserimento lavorativo e progetti di orientamento per diversi target fragili. Dal 2009 si dedica all'attività clinica come psicoterapeuta libera professionista con adulti, giovani adulti e coppie con studio clinico in Piemonte e in Lombardia. Collabora con LABC sin dalla sua costituzione. 

  • Silvia Cerrone, psicologa, psicoterapeuta: lavora come psicoterapeuta freelance con adulti e anziani, sia individualmente che in gruppo. È consulente presso il “Centro Teatro Sociale e Lavoro di Comunità” dell'Università degli Studi di Torino, di cui è responsabile dell'area promozione della salute, nonché supervisore psicologico per progetti di emergenza e cooperazione allo sviluppo e conduttrice di laboratori che utilizzano la metodologia del teatro sociale e di comunità. Ha lavorato nella comunità terapeutica Il Porto con pazienti con disturbi della personalità e problemi di dipendenza. Collabora con LABC sin dalla sua costituzione. 

  • Claudia Guidi, psicologa, psicoterapeuta, psicodrammatista: laureata in Psicologia Clinica e di Comunità nel 1998, ha conseguito la specializzazione in psicoterapia di gruppo nel 2003. Svolge attività di psicoterapeuta individuale e di gruppo con metodologia psicodrammatica. Conduce sessioni di gruppo per bambini con disturbi relazionali e di apprendimento e conduce colloqui di sostegno ai genitori. Dal 2001 al 2005 si è affidata a bambini con disabilità molto gravi. Conduce gruppi di supervisione educativa, clinica e formativa finalizzati ad un costante aggiornamento e approfondimento dei temi legati al disagio, alla pari dignità e allo sviluppo delle differenze in chiave inclusiva. Collabora con LABC sin dalla sua costituzione. Dal 2011 lavora nell'ideazione, sviluppo e gestione di gruppi clinico-educativi, e come team-supervisor in progetti dedicati all'integrazione e al sostegno di bambini e adulti in situazioni di marginalità e migranti. 

  • Cristina Testa, psicologa, psicoterapeuta, psicodrammatista: dal 2000 lavora con i gruppi, in diversi servizi. Per molti anni ha lavorato con donne senza fissa dimora e in ambito psichiatrico, prima come educatrice e poi come psicologa. Tra il 1998 e il 2006, oltre all'attività clinica, è stata impegnata come ricercatrice in psichiatria. Dal 2007 al 2013 ha partecipato alla progettazione del Master in Psicodramma presso IUSTO, e come docente. Attualmente lavora come psicoterapeuta clinico con adulti e giovani adulti, individuali e di coppia; svolge attività di supervisione in equipe e di formatore nel Corso di Laurea Magistrale in Infermieristica. È la Direttrice del Laboratorio Nazionale della Scuola di Psicoterapia del COIRAG. Collabora con LABC sin dalla sua costituzione. 

  • Michela Fiore, psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista svolge attività libero professionale nel Centro di Psicologia Clinica e Psicoterapia di Torino di cui è fondatrice. Si occupa come responsabile dei progetti di gruppo in qualità di consulente stabile presso il  Centro Antiviolenza Centro Donna riconosciuto dalla Regione Piemonte. Socia dello IAGP - International Association for Group Psychoterapy and Group Process. Specializzata nella conduzione e nell'osservazione di gruppi di psicodramma analitico individuativo. Collabora con LABC dal 2021. 

  • Simona Daneo, psicologa, psicoterapeuta. Lavora come libera professionista in ambito clinico con adulti e anziani, specializzandosi nell'intervento clinico con persone portatori di disabilità. Docente del corso “Riabilitazione e psicoterapia ad orientamento psicodinamico” presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica SPP di Torino e del corso “Psicoterapia psicoanalitica individuale” presso la Scuola di Specializzazione COIRAG di Torino. Psicologa Convenzionata a tempo indeterminato presso la ASL Città di Torino - NPI Sud, con competenza specifica nella presa in carico globale del bambino con disabilità neuromotoria e neuromuscolare e della famiglia. Membro dell’équipe multi-disciplinare sui Disturbi dello Spettro Autistico. Consulente Psicologa presso la NPI ASLTO1 all'interno del Progetto Regionale “Famiglie Multiproblematiche e disabilità”. Collaboratrice alla didattica per il corso di “Psicometria”, Università degli Studi di Torino, Lauree Professioni Sanitarie e Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva. Collabora con LABC dal 2021. 

  • Mattia Vivienne Meli, psicologa, psicoterapeuta individuale e di gruppo, psicodrammatista. Svolge la libera professione occupandosi di percorsi rivolti a giovani, adulti, coppie e a sostegno della genitorialità. Si occupa di formazione e supervisione in ambito lavorativo e conduce gruppi espressivi e terapeutici in diversi ambiti. Parallelamente all’attività clinica ha maturato un’esperienza in campo etnopsicologico e sociale grazie al lavoro pluriennale con rifugiati e donne vittime di tratta presso la Cooperativa Sociale Progetto Tenda. É presidente dell’Associazione per la ricerca sull’Ansia. Collabora con LABC dal 2021.

  • Riccardo Garofalo: psicologo, psicoterapeuta individuale e di gruppo a indirizzo psicoanalitico. Consulente per la prevenzione del disagio psicologico e della riduzione del danno per DSM ASLTO1, e con ASL1 e Regione Piemonte per la progettazione di un servizio psicologico per i dipendenti in stato di disagio, di formazione sulle tematiche connesse allo stress e alla sofferenza e alla diversità sui luoghi di lavoro. Si occupa di prevenzione dell’abbandono scolastico e della riduzione del disagio connesso, progettando un centro di Ascolto per gli studenti dell’Università della Valle d’Aosta. Collabora come esperto in Psicologia dello Sviluppo con la Facoltà di Scienze dell’Educazione di Torino in corsi di formazione ad futuri insegnanti sul Sostegno. Libero professionista con particolare attenzione alle nuove dipendenze, la violenza di genere, l’accoglienza di rifugiati, la sofferenza in carcere. Dal 2021 membro della Consulta Nazionale per COIRAG, come docente di supervisione e tutor.

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