Risultati del workshop: conferenza di Feantsa 2014 a Bergamo

Venerdì 24 ottobre ho avuto il piacere di contribuire alla conferenza europea organizzata da FEANTSA a Bergamo conducendo insieme a Jaana Watt il workshop “sostenibilità dei percorsi di occupabilità per persone in grave marginalità: mito o realtà?”. Il workshop è stato coordinato da Liz Gosme di FEANTSA, ed è stato introdotto da Peter Bakos di Refomix (HU).
Il workshop è stato costruito intorno a due contributi specifici:

  • Pro e contro nella creazione di posti di lavoro attraverso le cooperative sociali, che ho condotto io
  • Il coaching come supporto per il lavoro e l'indipendenza finanziaria, condotto da Jaana Watt di Crisis Uk
 
Liz, Peter, Jaana ed io abbiamo disegnato un workshop sulla base di una struttura di partecipazione attiva.
Solitamente durante i seminari internazionali, i partecipanti tendono a radunarsi seguendo percorsi predefiniti, usualmente sulla base della lingua comune, o di una precedente conoscenza. Il risultato è la creazione di sottogruppi a “nido protettivo”.
Abbiamo così deciso di proporre una condivisione più profonda attraverso l'offerta di un doppio percorso generativo: dal generale al singolare, e ritorno.
La stanza che ospitava il workshop è stata predisposta in anticipo con la creazione di una serie di piccoli “porti aperti”, ovvero semi cerchi con una porta aperta per consentire ai partecipanti di entrare, uscire e muoversi liberamente.
La prospettiva del workshop era chiara: dopo l'apertura di Peter, ho brevemente introdotto i cardini ed i principi derivanti dall'eredità storica della cooperazione sociale. Si tratta di principi datati, risalenti ad oltre un secolo fa, ma così datati da essere definiti da molti quasi un'innovazione.
Durante questa prima parte, è stata aperta una breve parentesi sulla cosiddetta “questione linguistica”. Dal momento che l'inglese di Jaana comporta la definizione di “cliente” per le persone con cui lavoriamo, abbiamo tutti condiviso di evitare noiosi commenti e pretese di verginità morale. È bastato un attimo per comprendere che ogni commento sarebbe stato consentito unicamente a chi, nominando le persone oggetto della cura con altri termini, potesse onestamente asserire di averli sempre considerati come i possessori della verità e della ragione.
Dopo una breve introduzione sul modello dell'economia sociale relativa al reinserimento lavorativo, è giunto il momento per l'analisi dei pro e contro.
Abbiamo immaginato una modalità partecipativa per approfondire questo tema: i partecipanti sono stati invitati ad alzarsi e a seguirmi mentre, camminando liberamente per la stanza, elencavo i vari punti dell'analisi. Il camminare in silenzio, muoversi, incontrando e scontrando i corpi degli altri partecipanti ha reso la situazione immediatamente fluida. In questo camminare liberamente, c'era un unico mandato: quando un determinato “pro o contro” fosse stato percepito come particolarmente significativo, si era invitati a trovare posto su una sedia di uno dei “porti aperti”.
Questo movimento ha consentito la creazione di nuovi sottogruppi basati su un percorso generativo progressivo il cui elemento comune era la vicinanza percettiva e di significazione.
La vicinanza così creata era il risultato di un percorso generativo dal generale (la plenaria di presentazione) al particolare (la significazione individuale di rilevanza di un determinato tema).
A partire da queste nuove posizioni, Jaana ha aperto il suo intervento con una precisa introduzione al modello di coaching utilizzato da Crisis Uk.
Ne è seguita la proposta di sperimentare direttamente quanto appena ascoltato: i partecipanti sono stati invitati a giocare una breve sessione a coppie, alternandosi nel ruolo di conduttore ed intervistato. A seguire, è stato possibile condividere nei sottogruppi quanto emerso dalla simulata.
La condivisione in sottogruppi, e successivamente la possibilità di confrontarsi in plenaria senza mai mutare fisicamente posizione ha rappresentato la conclusione della conduzione circolare del workshop: si è chiusa la circolarità del percorso generativo dal singolare (le percezioni sperimentate durante la simulata del modello coaching) al generale (la plenaria di condivisione finale).
Di seguito i link ai materiali presentati:
Per chi volesse approfondire:
Per favorire una transizione dolce tra i vari momenti del workshop, abbiamo proposta la visione di piccoli estratti video di interviste di lavoro. Specificamente, abbiamo proposto il colloquio per l'assunzione alla nsa dal film Will Hunting (link qui) e la proposta di lavoro non retribuito dal film Alla ricerca della felicità (link qui).
Per la chiusura del workshop abbiamo invece scelto il dialogo tra master Oogway e Shifu dal cartone Kung Fu Panda (link qui):
Oogway:caro amico,il Panda non potrà mai incontrare il suo destino, né tu il tuo, se non abbandoni l'illusione del controllo … non è importante ciò che fai, il seme crescerà e farà crescere un albero di pesche. Magari tu desideri una mela o un'arancia, ma otterrai sempre una pesca.
Shifu: Ma maestro, una pesca non potrà sconfiggere Tai Lung!
Oogway: forse potrà, se la saprai guidare, coltivare, se saprai credere in lei
Shifu: ma come? Come? Ho bisogno del tuo aiuto maestro
Oogway: No, hai solo bisogno di credere. Promettimi, Shifu, promettimi che crederai … a volte incontriamo il nostro destino proprio sulla strada che percorriamo per evitarlo
Voglio ringraziare profondamente Liz e tutti i colleghi di FEANTSA, Peter, Jaana e tutti i partecipanti che hanno condiviso questa sessione di lavoro.
Per ogni contatto, richiesta di informazioni, domande, feedback e commenti:
Liz Gosme → liz.gosme@feantsa.org
Peter Bakos → peter_bakos@refomix.hu
Jaana Watt → jaana.watt@crisis.org.uk

Vi invito caldamente ad approfondire il modello di lavoro proposto da Crisis Uk, il lavoro formidabile che portano avanti lo trovate chiaramente presentato nel loro impact report 2013-2014

I materiali e le presentazioni degli altri workshop tenutisi a Bergamo durante la conferenza europea di FEANTSA saranno disponibili a breve qui.

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